Si esegue questo intervento in quadri importanti di lesione con un’impossibilità di riparazione: è un intervento che tecnicamente risulta decisamente complesso.
Questa procedura non comune permette di stabilizzare l’articolazione e recuperare alcuni movimenti destabilizzati da un’importante lesione della cuffia.
E’ una procedura chirurgica riservata a chirurghi di grande esperienza nella chirurgia di spalla.
Quando le lesione tendinea è datata/inveterata, con una degenerazione tendinea importante data da un deficit vascolare protratto, reinserire i tendini sul trochite può risultare impossibile o comunque infruttuoso.
In questa condizione spesso i muscoli dei tendini lesionati vanno incontro ad un processo degenerativo detto “atrofia grassosa”: la struttura muscolare viene ad essere sostituita in parte da una componente grassa, con conseguente riduzione di elasticità e di motricità.
Nei casi di lesioni tendinee massive con retrazione importante e degenerazione grassa della componente muscolare va considerato un transfer tendineo a favore della cuffia dei rotatori.
I transfer tendinei proposti dipendono dai tendini lesionati che devono essere sostituiti:
nel caso in cui ci sia una lesione irreparabile della cuffia postero-superiore, ossia del tendine del sovraspinato e del sottospinato, si traspone il tendine del gran dorsale, abbinato o meno a quello del grande rotondo.
Questo tipo di intervento viene consigliato soprattutto a persone giovani, sotto i 60/65 anni, con impotenza funzionale e dolore.
Il transfer tendineo consiste nel sezionare un tendine di un muscolo per reinserirlo in una sede diversa da quella originaria.
Questo nuovo tendine ha una doppia funzione:
- ricentra la testa dell’omero nella glena, vicariando la funzione del sovraspinato per un miglior funzionamento dell’articolazione della spalla
- supplisce la mancanza del sottospinato che ha una funzione di rotazione esterna, permettendo così di recuperare in parte l’extrarotazione
L’extrarotazione è un movimento fondamentale per molte attività di vita giornaliere, come per esempio imboccarsi o pettinarsi.
Il percorso dopo trasposizione tendinea per riuscire ad ottenere un buon risultato sarà lungo e impegnativo: i risultati ottimali si ottengono a seguito di un buon intervento e di una buona riabilitazione, che sarà parte integrante del trattamento.
In genere si ritorna ad un’attività giornaliera completa nel giro di 4/6 mesi, avendo però l’accortezza di preservare la spalla da attività usuranti.