Quando una persona affetta da artrosi arriva a necessitare di un intervento di protesi d’anca o di ginocchio, in genere significa che la situazione si è aggravata: ha dolore costante, l’articolaritá é limitata, i muscoli si stanno velocemente indebolendo ed é molto in difficoltà nell’attività sportiva, a volte anche per quanto riguarda alcune semplici attività di vita quotidiana. Alcuni pazienti arrivano all’intervento che faticano anche a scendere le scale.
Sicuramente questi pazienti, dopo l’intervento, avranno un significativo miglioramento dei sintomi in termini di riduzione del dolore e di ampiezza di movimento articolare, ma probabilmente non saranno soddisfatti al 100% della buona riuscita dell’operazione che hanno subito. Il motivo é da ricercare nel fatto che durante il periodo pre-operatorio, il paziente tende a limitare di molto la sua attività a causa del dolore che prova: questo però è un circolo vizioso, perché l’immobilitá determina depauperamento muscolare in tempi davvero brevi, l’articolazione risulterà sempre più instabile e rigida… e ovviamente farà sempre più male. Il paziente ridurrà ulteriormente l’attività muscolare per non muovere l’articolazione…fino ad arrivare al giorno dell’intervento con un’articolazione del tutto atrofizzata.
Durante l’intervento verranno sostituite le parti degenerate dell’articolazione con delle nuove componenti protesiche, ma il tono muscolare rimarrà quello che il paziente aveva il giorno prima dell’intervento: quindi la nuova articolazione protesizzata potrà essere comunque un’articolazione in difficoltà, perché manca completamente il tono muscolare che dovrebbe conferirle caratteristiche di maggior stabilità.
Cosa possiamo fare per evitare tutto questo?
Io consiglio vivamente di eseguire alcune sedute di fisioterapia PRE-operatoria, in questo modo da intervenire su più fronti:
❗️ridurre il dolore e l’infiammazione delle strutture peri-articolari (che altrimenti potrebbero continuare ad essere dolenti anche dopo l’operazione) con delle sedute di terapia antalgica
❗️ migliorare il tono e la forza muscolare con esercizi mirati
❗️ migliorare l’articolaritá, cioé aumentare i gradi di movimento con mobilizzazioni attive e passive
Impegnarsi in un percorso di recupero funzionale PRIMA dell’intervento, garantirà un risultato molto più soddisfacente in termini di riduzione del dolore e un recupero post-operatorio decisamente più veloce. Inoltre una persona che inizia ad approcciare gli esercizi prima dell’intervento, sarà molto più facilitata nell’esecuzione degli stessi dopo l’intervento.
Se si é impossibilitati a farsi seguire da un fisioterapista, si può comunque iniziare a seguire un programma di esercizi anche in autonomia.
Esistono mille esercizi da eseguire per ottenere questi benefici: insieme possiamo vedere i più semplici.
Gli esercizi dovranno sempre essere eseguiti bilateralmente (cioè con entrambe le gambe), non solo con l’arto che dovrà subire l’intervento, per una questione di equilibri muscolari e perché per qualche tempo l’altra gamba verrà sicuramente “sfruttata” maggiormente…quindi meglio farsi trovare pronti.
Vi consiglio di eseguire per ogni esercizio ALMENO 5 ripetizioni lente e controllate in ogni grado del movimento.
IN POSIZIONE SUPINA SUL LETTO:
1. Con le ginocchia flesse e i piedi ben appoggiati, potete sollevare e riappoggiare il bacino per 10 volte
2. Eseguire l’esercizio precedente, mantenendo però il bacino alzato per 10 secondi nel momento in cui viene sollevato, per ALMENO 5 volte
3. Sollevare il bacino e mettere una palla (una qualsiasi, come quelle che usano i bambini) sotto al sacro: tenere le ginocchia flesse e i piedi ben appoggiati. Una volta sollevo un piede di mezzo centimetro dall’appoggio e una volta sollevo l’altro. Eseguo 10 ripetizioni per entrambi gli arti, alternandoli.
4. A partire dalla posizione dell’esercizio precedente, sollevare contemporaneamente entrambi i piedi, ma SOLO di mezzo centimetro: meno si sollevano i piedi e più efficace é l’esercizio.
5. Tenere un ginocchio flesso e uno disteso sul letto. Con la gamba a ginocchio esteso, flettere la caviglia e spingere forte il ginocchio in estensione sul letto, mantenendo la contrazione per 10 secondi. Ripetere 5/10 volte per arto.
6. Nella stessa posizione dell’esercizio precedente, sollevare ed abbassare per 10 volte la gamba con il ginocchio esteso e la caviglia flessa. Poi ripetere per 10 volte con il piede ruotato verso l’esterno e in fine ripetere per 10 volte portando il piede lateralmente e poi riportandolo vicino all’altra gamba.
7. Legare una cintura o una corda (ma anche un elastico se se ne é in possesso) attorno alle ginocchia. Aprire e chiudere 10 volte le ginocchia e poi eseguire altre 5 ripetizioni mantenendo le ginocchia in apertura per 10 secondi
8. Mettere una palla tra le ginocchia. Stringere forte la palla tra le ginocchia per 10 volte, poi eseguire altre 5 ripetizioni mantenendo la contrazione per 10 secondi
IN PIEDI:
1. Con le ginocchia tese, sollevare i talloni da terra e riappoggiarli per 10/15 volte
2. Con un appoggio anteriore a portata di mano (ad esempio un tavolo) sollevare un piede flettendo il ginocchio e mantenere l’equilibrio il più a lungo possibile, mantenendo il bacino in asse (il bacino della parte della gamba che si solleva non deve cadere in basso, ma rimanere bilanciato)
SEDUTO SU UNA SEDIA:
1. Per migliorare l’articolaritá del ginocchio: piegare il più possibile il ginocchio portando il piede più indietro possibile, sotto al piano della sedia. Eventualmente é possibile aiutarsi spingendo sul piede con l’aiuto dell’altro piede.
2. Appoggiare un piede su un’altra sedia posta davanti con la caviglia flessa. Flettersi in avanti con il busto, mantenendo la colonna vertebrale dritta (evitare di flettere in avanti il busto per aumentare la flessione dell’anca)
3. A partire dalla posizione seduta, alzarsi in piedi, e poi tornare a sedersi: ripetere 10 volte senza mai riappoggiare completamente i glutei sulla sedia
FATEMI SAPERE COME PROCEDONO VOSTRI ALLENAMENTI!!!